L'Harry's Bar di Venezia: una storia affascinante

L'Harry's Bar è uno dei locali più famosi di Venezia, nella sua storia gloriosa ha accolto Ernest Hemingway, Arturo Toscanini, Somerset Maugham e molti altri famosi scrittori e personaggi. Il posto è assolutamente sorprendente ma la sua storia è ancora più affascinante. Possiamo dire che inizia ben prima del 13 maggio 1931, quando Giuseppe Cipriani inaugura la sua fortunata attività in Calle Vallaresso 1323… La storia dell'Harry's Bar inizia con un certo Harry Pickering che, a causa di un inizio di alcolismo, fu abbandonato con pochissimi soldi dalla sua ricca zia all'Hotel Europa & Britannia di Venezia. Qui conosce un giovanissimo barman di nome Giuseppe Cipriani che, toccato dalle condizioni del povero giovane, decide di dargli 10.000 lire per tornare a casa negli Stati Uniti. Solo due anni dopo il giovane Harry, ormai guarito dall'alcolismo, tornò a Venezia e restituì al fortunato barman una somma molto più grande di quella che gli era stata prestata (si tratta di 40.000 lire ma la cifra non è mai stata conosciuta con certezza) . Con i soldi Cipriani aprì il suo bar, in Calle Vallaresso 1323 (accanto a Piazza San Marco), e ovviamente grato al caro 'americano', ha voluto dare al bar il suo nome: Harry. Ancora oggi il locale mantiene gli arredi anni '30 voluti da Giuseppe che creano un'atmosfera assolutamente affascinante e retrò. La cosa particolare, però, è l'ambientazione data al bar (che è anche ristorante) e che si può ancora gustare: Cipriani infatti diceva sempre ai camerieri di servire la clientela come vorrebbero essere servita. La sua idea era che andare all'Harry's Bar non significava solo bere qualcosa, ma godersi una preziosa esperienza di vita. L'Harry's Bar, come molti sanno, ha accolto personaggi illustri della storia e del panorama artistico e culturale e nel 2001 è stato nominato Patrimonio Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.

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